Rete Museale Cadore Dolomiti: Il Mosaico del Patrimonio Bellunese

Un sistema coordinato che unisce archeologia, etnografia e arte, narrando l’identità profonda delle Dolomiti Bellunesi e la loro storia millenaria.

Obiettivi e Funzionamento della Rete

La Rete Museale Cadore Dolomiti (RMCD), operativa dal 2014, è stata creata con l’obiettivo primario di superare l’isolamento dei singoli poli espositivi locali. La RMCD unisce musei spesso piccoli e specialistici, ma ricchi di storia, garantendo un coordinamento gestionale, promozionale e scientifico. Questo approccio a “rete” permette di offrire al visitatore un percorso culturale organico che abbraccia il vasto territorio del Cadore e delle sue valli.

La filosofia della RMCD è valorizzare l’identità dolomitica attraverso tre grandi filoni tematici: l’archeologia (con reperti unici come l’Uomo di Mondeval), l’etnografia (la vita rurale, i mestieri, le tradizioni linguistiche) e la storia (dalle vicende belliche ai movimenti migratori). La Rete funge da centro di eccellenza per la divulgazione del valore UNESCO del paesaggio.

Poli Museali Chiave della RMCD

Museo Vittorino Cazzetta (Selva di Cadore)

Museo di punta della rete, famoso a livello internazionale per la sezione archeologica. Qui sono conservati i resti preistorici dell’Uomo di Mondeval, risalenti al Mesolitico. Oltre all’archeologia, il museo presenta importanti sezioni dedicate alla paleontologia, alla geologia e alla storia recente della Val Fiorentina.

Ultime News dal Cazzetta

– Ciclo di conferenze: “I primi abitanti delle Dolomiti”.

– Nuovi allestimenti interattivi per la sezione geologica.

Museo di Palazzo Corte Metto (Auronzo di Cadore)

Sede espositiva polifunzionale di Auronzo. Le sue collezioni si concentrano principalmente sulla storia della valle, l’ambiente circostante e l’archeologia, con particolare attenzione ai reperti rinvenuti nell’area delle Tre Cime. Funge da importante centro di documentazione e di riferimento per la parte settentrionale della provincia.

Ultime News da Corte Metto

– Progetto di valorizzazione delle miniere d’argento del Cadore.

– Mostra fotografica sulle tradizioni locali e la natura.

Museo Etnografico Al Poiat (Zoppè di Cadore)

Esempio di musealizzazione diffusa, questo museo si concentra sull’etnografia e sui mestieri legati al bosco e alla vita rurale. Il termine “Poiat” si riferisce all’antica pratica della produzione del carbone vegetale. Il museo racconta la vita faticosa ma ingegnosa delle comunità montane, l’uso delle risorse naturali e l’evoluzione delle tecniche artigianali.

Ultime News da Al Poiat

– Rievocazione storica della produzione del carbone vegetale (periodo estivo).

– Corso intensivo sulla scultura lignea tradizionale.

Museo Algudnei (Comelico Superiore)

Situato nel cuore del Comelico, questo museo si concentra sulla cultura e la lingua ladina, una componente essenziale dell’identità dolomitica. “Algudnei” in ladino significa “le nostre cose” e il museo è un vero e proprio centro di documentazione sulle tradizioni, l’artigianato e la vita sociale della valle, garantendo la conservazione di un patrimonio linguistico e culturale minoritario.

Ultime News da Algudnei

– Lezioni di lingua e cultura ladina per i visitatori.

– Presentazione di nuovi testi e studi sul patrimonio del Comelico.

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