Le valli delle Dolomiti, pur appartenendo a province e tradizioni linguistiche diverse (Trentino, Bellunese, Alto Adige/Südtirol, Friuli e aree di confine verso Lienz in Austria, condividono alcuni nuclei rituali e simbolici attorno alla festa di San Martino: apertura del vino nuovo, castagne e caldarroste, banchetti autunnali che segnano la chiusura del ciclo agricolo, presenza di filastrocche e piccoli giri ritualizzati dei bambini, e un forte elemento di solidarietà e redistribuzione legato alla leggenda del mantello.
Questi elementi sono ricorrenti perché la data dell’11 novembre coincideva storicamente con la fine dell’annata agraria e con scadenze contrattuali o di lavoro nei paesi di montagna. Dove la mezzadria e i contratti stagionali avevano un ruolo forte, la festa manteneva funzioni pratiche (liquidazioni, conti, passaggi di consegne); in centri urbani la festa è più simbolica, culturale ed economica (fiere, mercati, esposizioni).
Certo, abbiamo le differenze linguistiche. In Alto Adige e Lienz predominano termini e rituali di area germanica (es. Martinigansl, Martinsumzug), mentre in Trentino, Bellunese e Friuli le forme sono italiane o ladine e spesso più legate a sagre e fiere.
Ma la componente religiosa resta molto visibile e istituzionale. In alcune città (es. Belluno) , con messe solenni e celebrazioni ufficiali il legame tradizione e religione è molto saldo. Nel bellunese e alcune valli trentine conservano celebrazioni religiose pubbliche per San Martino, con messe solenni e solenni vespri: Belluno città è un caso emblematico dove la ricorrenza è Patronale e viene celebrata con riti ufficiali oltre che con la fiera e le manifestazioni civili. In molti paesi di montagna prevalgono invece feste popolari, sagre gastronomiche e attività comunitarie meno formalmente liturgiche, ma sempre devote. Molti piccoli paesi dolomitici continuano a celebrare la festa con la messa parrocchiale e con benedizioni del vino nuovo o dei campi, ma la persistenza e l’intensità del rito religioso variano molto da valle a valle: in alcune aree la componente laica/sagra ha soppiantato in pratica la dimensione liturgica, mentre in altre parrocchie il rito è ancora centrale.
E proprio l’alimentazione è una ricchezza di questa festa: Oca arrosto è dominante nelle aree di influenza tedesca/austriaca; nelle zone italiane prevalgono vino novello, castagne, piatti contadini locali e prodotti caseari.
Ma vediamo la presenza della festa per area geografica e culturale nelle nostre dolomiti.
• Trentino• Tradizioni miste tra pratiche religiose (messe, benedizioni) e feste contadine; molte valli mantengono sagre locali e aperture del vino nuovo.
• Bellunese• Forte radicamento civico e religioso, con celebrazioni solenni in cattedrale e una tradizionale Fiera di San Martino che unisce rito sacro e fiera popolare; la festa di Belluno è esempio evidente di come la ricorrenza concili celebrazione religiosa e manifestazioni laiche.
• Alto Adige Südtirol• Presenza di usanze tipiche di area germanofona: processioni o “Martinsumzug” per i bambini con lanterne, e il piatto tradizionale dell’oca (Martinsgans) nelle tavole locali; l’accento può essere più domestico e legato al folclore popolare.
• Friuli e valli di confine e Lienz (Austria)• La ricorrenza esiste nelle comunità friulane e nelle valli austriache con motivazioni simili (fine dell’annata, ciclo agricolo, culto di San Martino), ma si manifesta con varianti locali legate a lingua, cucina e prassi rituale. In area austriaca la cena dell’oca e le processioni per i bambini con lanterne sono diffuse come in Alto Adige; in Friuli si trovano invece mescolanze con tradizioni contadine locali e celebrazioni civili nelle piazze.
Mappa sintetica San MartinoSan Martino nelle valli dolomitiche — mappa sintetica
Schede valle per valle con note su celebrazioni e usanze. Clicca per aprire, usa “Torna all’elenco” per tornare all’inizio.
Val di Fassa (Trentino) — Religiosità: media
- Messa parrocchiale e benedizione del vino nuovo.
- Sagre di paese con castagne e prodotti locali.
Belluno (capoluogo) — Religiosità: alta
- Celebrazione patronale in cattedrale.
- Fiera di San Martino con mercati e prodotti tipici.
Valli di Lienz (Austria) — Religiosità: varia
- Processioni dei bambini con lanterne (Martinsumzug).
- Cena tradizionale dell’oca (Martinsgans).




