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Notizie pubblicate tra il 29 settembre e il 5 ottobre 2025
3.630 parole, tempo di lettura 19 minuti.
POLITICA
La settimana tra il 29 settembre e il 5 ottobre 2025 è stata caratterizzata da una serie di discussioni e atti decisivi in tema politico nei territori dolomitici, con particolare attenzione sia ai processi amministrativi locali sia alle ricadute di contesti nazionali e internazionali. A Feltre e Belluno il tema dell’accesso alle visite dermatologiche preventive, specificamente la “mappatura dei nei”, è salito all’attenzione dei consigli comunali grazie a una mozione dell’opposizione che chiedeva chiarimenti e garanzie circa la gratuità e universalità di questo screening fondamentale per la prevenzione dei melanomi. Tale discussione, in seguito a una forte mobilitazione dei cittadini e dei comitati per la salute, è diventata simbolo delle crescenti tensioni tra esigenze di contenimento della spesa sanitaria e diritto alle cure, rivelando una rinnovata attenzione alla tutela delle fasce più fragili, in particolare davanti a cambi destinati ad avere riflessi a livello regionale e, potenzialmente, a livello nazionale.
Sul fronte regionale, nella giornata del 2 ottobre, sono proseguite le polemiche sulle strategie di “transizione digitale” tra l’Ulss 1 Dolomiti e l’Ulss 2 Marca Trevigiana. Le dichiarazioni del consigliere comunale Alessandro Del Bianco e la conseguente replica della Direzione Ulss, che ha sottolineato la natura tecnica e collaborativa – piuttosto che fusiva – dei nuovi dipartimenti interaziendali, evidenziano come le dinamiche di digitalizzazione della sanità pubblica creino interrogativi su autonomia territoriale, efficienza dei servizi e paura di un processo di unificazione che potrebbe annacquare specificità locali. Il dibattito mostra la difficoltà di coniugare razionalizzazione e salvaguardia dell’identità sanitaria dei territori di confine, soprattutto laddove la montagna richiede soluzioni organizzative originali, cooperazione tra enti e attenzione al tema delle aree interne.
A livello macro-regionale, continuano le azioni congiunte tra l’Ulss Dolomiti e l’APSS di Trento. Un recente incontro tra i vertici delle due aziende ha portato a un bilancio positivo sulla convenzione per l’assistenza sanitaria nei territori a cavallo tra Veneto e Trentino e alla promessa di future sinergie in vista dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026. Al centro del dialogo: il ruolo dell’università della medicina di Trento, innovazione per la sanità montana e l’annoso problema della gestione informatica integrata delle cartelle cliniche tra province confinanti. Queste dinamiche testimoniano la natura transfrontaliera e di laboratorio amministrativo delle Dolomiti, territorio di confine non solo geografico ma anche politico-amministrativo sui temi chiave del welfare pubblico.
Sul versante sociale e delle mobilitazioni, si sono registrati diversi atti pubblici e manifestazioni: dalla Festa dell’Auser a Rasai, che ha visto coinvolti rappresentanti istituzionali e cittadini in un momento di ritrovo, alla mobilitazione degli studenti medi veneti per la libertà della “Flotilla” pro-Gaza, con richieste di sciopero generale e dichiarazioni dei Verdi italiani che hanno sollecitato il governo Meloni a una presa di posizione più decisa. Questi episodi confermano la sensibilità dei territori dolomitici verso le dinamiche globali e una costante attenzione al piano dei diritti, delle libertà e della solidarietà internazionale.
CRONACA
Sul fronte della cronaca, la settimana si è distinta per l’alto numero di incidenti in montagna e per l’intensa attività dei soccorsi. Il bilancio estivo presentato dal Soccorso Alpino Veneto parla di 25 decessi e 625 persone soccorse solo nelle Dolomiti Bellunesi, un dato che conferma come l’ambiente montano, sebbene straordinario, resti ad alto rischio per escursionisti e turisti. Tra gli episodi più rilevanti, ritroviamo il caso del fungaiolo disperso in Cansiglio, fortunatamente recuperato vivo, e quello, purtroppo tragico, dell’escursionista bellunese Paolo Foppa, 65 anni, grande conoscitore delle montagne, precipitato e ritrovato morto sulle Cime del Bachet – caso che ha profondamente segnato la comunità locale.
Non sono mancate le attività legate al contrasto della criminalità: in provincia di Belluno, i Carabinieri hanno portato avanti diverse operazioni antidroga, con sequestri di marijuana e arresti tra Longarone e Fener. Al contempo, a Cortina d’Ampezzo è stato sgominato un gruppo criminale che, tramite metodi estorsivi, aveva iniziato ad acquisire la gestione diretta e indiretta di locali pubblici e stava tentato di infiltrarsi negli appalti per le prossime Olimpiadi invernali. Questo caso, seguito anche dalla Procura di Venezia, rivela quanto le grandi opere, specie in vista di Milano-Cortina 2026, siano terreno di interesse anche per gruppi criminali e quanto sia importante il presidio di legalità sul territorio.
Numerosi anche i fatti di cronaca legati agli incidenti stradali e ai soccorsi: incidenti automobilistici, come quello sulla SP1 a Villapiana, o il ribaltamento di un camion, dimostrano le complessità viarie delle aree montane e l’importanza dei servizi di pronto intervento. Episodi di microcriminalità, come i furti di e-bike di valore e le truffe online, completano il quadro della cronaca dolomitica.
Infine, dal punto di vista della sicurezza pubblica e delle emergenze collettive, sono proseguite esercitazioni di protezione civile, come quelle per la prevenzione delle esondazioni dell’Adige e i test del sistema di allarme IT-Alert: segno di una crescente attenzione, anche istituzionale, alla prevenzione dei rischi idrogeologici e ambientali tipici delle aree di montagna.
ECONOMIA E LAVORO
I riflettori dell’economia dolomitica, nella settimana considerata, si sono posati principalmente su tre tematiche: la crescita del settore sostenibile e finanziario, le difficoltà di alcune realtà industriali e l’evoluzione dei mercati del lavoro e dell’ospitalità.
Particolarmente significativa è stata l’emissione da parte della Dolomiti Energia Holding del suo primo green bond destinato anche al pubblico retail. L’emissione ha registrato un boom di richieste, raggiungendo i 300 milioni di euro in poco più di 24 ore – dato che oltre a testimoniare la fiducia degli investitori istituzionali e dei piccoli risparmiatori, segnala come i temi della sostenibilità e delle energie rinnovabili siano diventati asset strategici per il futuro del territorio trentino-dolomitico. Il bond ha ottenuto una valutazione attesa di BBB+ e i fondi raccolti saranno utilizzati per finanziare progetti in linea con il Green Financing Framework, inclusi investimenti per la resilienza e la transizione energetica. Questo successo rappresenta un passo importante sia per la solidità finanziaria della holding che per il posizionamento delle Dolomiti tra i leader italiani delle energie pulite.
Sul versante industriale, invece, continua la crisi della Metalba Aluminium di Longarone. L’assessore Mantovan ha richiamato imprese e istituzioni a evitare rigidità e a trovare soluzioni condivise per le centinaia di lavoratori coinvolti, cercando un difficile equilibrio tra sostenibilità sociale, economica e ambientale. Episodi simili testimoniano come, dopo diversi anni di crescita legata alle grandi fiere, al turismo e agli eventi sportivi, la crisi internazionale possa avere ripercussioni rapide e profonde anche nelle valli alpine, specie in quei distretti manifatturieri che affrontano transizioni produttive complesse.
Il settore del lavoro ha visto una certa vivacità, come confermato dai portali di recruitment e dalle comunicazioni degli enti di zona, legata soprattutto alla ricerca di personale qualificato nel turismo, nell’accoglienza e nei servizi di montagna per la stagione invernale imminente. Numerosi annunci riguardano le figure di receptionist, chef de partie, bagnini, impiegati amministrativi e operai specializzati su tutto l’arco dolomitico, da Livinallongo a Badia, fino a Pinzolo, Trento e Dobbiaco. Questa domanda strutturale si affianca alle nuove aperture di sportelli e centri per l’impiego in località turistiche, sintomo che la montagna resta un luogo di forte attrazione ma necessita ‒ specie nel Bellunese e nelle periferie ‒ di politiche attive per contrastare spopolamento e fuga dei giovani.
Sul lato opposto, una notizia di segno sociale importante per il territorio di Belluno: la società Servizi Integrati Bellunesi (SIB) ha deliberato uno stanziamento straordinario di 1,2 milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà a pagare le bollette dell’acqua. Questa azione, nata dal confronto tra associazioni e amministrazioni locali, rappresenta un esempio virtuoso di come le utility possano intervenire direttamente contro il caro-vita, specialmente in periodi di forte erosione del potere d’acquisto a livello nazionale.
Infine, l’attenzione resta alta anche sul tema degli investimenti ambientali: 370mila euro sono stati finanziati dalla Fondazione Cariverona per tutelare le risorgive del Piave e favorire la biodiversità, in particolare la salvaguardia della trota marmorata. Il progetto – che vede una collaborazione tra enti provinciali, università, associazioni di pesca e Regione – dimostra la sinergia crescente tra economia locale, ricerca e tutela del capitale naturale.
SANITÀ
In ambito sanitario, spicca il dibattito sulla “mappatura dei nei” – ossia la possibilità per i medici di base di prescrivere screening dermatologici preventivi anche in assenza di lesioni sospette. Le nuove disposizioni adottate dall’Ulss 1 Dolomiti, che restringevano l’accesso a queste visite a solo i casi sospetti, hanno provocato la reazione dei comitati cittadini, che parlano di rischio privatizzazione di un servizio fondamentale e di possibili diagnosi tardive di tumori cutanei. I dati presentati dal Comitato Feltrino per il Diritto alla Salute parlano di tempi di attesa superiori a 600 giorni in casi di asportazione e di un’incidenza crescente dei melanomi, rafforzando l’urgenza di un intervento istituzionale per mantenere la prevenzione nel perimetro pubblico e universale.
Dal punto di vista della riorganizzazione dei servizi, la notizia dell’attivazione del 116117 – nuovo numero unico per la continuità assistenziale dalle 8 ottobre – è centrale in un territorio dove la dispersione degli insediamenti e la fragilità della popolazione richiedono canali di comunicazione efficaci. Il nuovo servizio permette un accesso diretto a consigli, prestazioni sanitarie non urgenti e percorsi di presa in carico per bisogni specifici (disabilità, salute mentale, non autosufficienza) e dimostra come la sanità dolomitica cerchi di adattarsi alle esigenze mutate, promuovendo servizi di prossimità, anche digitalizzati, senza dimenticare il ruolo del contatto umano nelle valli isolate.
La settimana è stata anche l’occasione per presentare la Settimana della Salute Mentale: nei giorni a ridosso del 10 ottobre – giornata mondiale – il Dipartimento dell’Ulss Dolomiti ha lanciato eventi di sensibilizzazione contro lo stigma, momenti di formazione, conferenze ed esperienze di coinvolgimento diretto con associazioni, comuni e terzo settore. Questi sforzi evidenziano la centralità crescente della salute psico-sociale soprattutto dopo la pandemia.
Sono proseguiti infine incontri e spettacoli di informazione sanitaria (ad esempio sul gioco d’azzardo patologico e la prevenzione cardiovascolare nelle donne), campagne vaccinali (influenza e COVID-19), e iniziative di educazione e sostegno alla maternità, sottolineando quanto il tessuto socio-sanitario delle Dolomiti sia in costante fermento nel tentativo di coniugare tradizione, capillarità e innovazione.
ATTUALITÀ
I temi dell’attualità hanno attraversato trasversalmente molti ambiti e categorie, alimentati in particolare da tre filoni: la resilienza della montagna e delle sue comunità, le innovazioni infrastrutturali e i preparativi olimpici.
In primissimo piano le notizie relative agli eventi climatici, i rischi idrogeologici e la risposta del territorio: la Regione Veneto ha stanziato 3 milioni di euro per rafforzare la sicurezza idraulica lungo il Piave, con interventi specifici sui tratti a rischio erosione e discariche in area Belluno. Questi progetti puntano a difendere sia le infrastrutture sia il capitale naturale delle risorgive, mostrando come il tema della protezione ambientale sia profondamente connesso al concetto di attualità e di futuro sostenibile per una montagna sempre più soggetta agli impatti climatici e a eventi estremi.
Numerosi i riferimenti alle iniziative di inclusività, accessibilità e welfare di montagna – dalla presentazione del nuovo servizio informazioni turistiche della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi al lancio dello sportello di Veneto Lavoro a San Vito di Cadore – e all’importanza crescente dei dati turistici e dei servizi digitali, presentati come strumenti imprescindibili per gestire i flussi turistici e valorizzare economicamente le specificità locali.
L’autunno dolomitico è stato anche raccontato come periodo di magia, benessere ed esperienze slow, con particolare evidenza alla promozione commerciale, ai mercatini, al foliage e ai nuovi trend del turismo lento, sostenibile e benessere, come sottolineato dai numerosi servizi turistici e di benessere offerti in Val Pusteria, Plan de Corones e Alta Badia.
Rilevanza speciale hanno anche i movimenti collegati alla memoria storica e al senso di comunità, incarnati dalle commemorazioni per la tragedia del Vajont e dalla “festa della resilienza” a Cancia, in ricordo degli eventi calamitosi ma anche per celebrare il coraggio e la capacità di rinascita delle genti di montagna. È qui che il valore dell’attualità dolomitica si orienta verso un civismo attivo, pratiche di solidarietà e di recupero, visibili ad esempio nella donazione dei proventi dell’Ultra Trail di Lavaredo all’oncologia di Belluno o alle giornate FAI finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale locale.
AMBIENTE
Il tema ambientale è centrale per le Dolomiti e nell’ultima settimana sono emerse diverse notizie di impatto sia locale che transregionale.
L’investimento della Fondazione Cariverona nelle risorgive del Piave rappresenta una delle principali novità: 370mila euro per la riqualificazione di 3 km di risorgive e la sistemazione di una zona umida di un ettaro, con il ripopolamento di 270mila giovani esemplari di trota marmorata. Accanto ai lavori di riqualificazione e rinaturazione, il progetto prevede festival divulgativi e attività di sensibilizzazione, ponendo la tutela della biodiversità come una priorità strategica per Belluno e la Valbelluna.
Proseguono inoltre i cantieri di difesa spondale lungo il Piave, finanziati dalla Regione per 3 milioni di euro, con particolare attenzione non solo all’aspetto idrogeologico ma anche alla difesa dalle contaminazioni potenziali delle discariche limitrofe in caso di eventi di piena. Tali opere, in linea con la strategia regionale di resilienza climatica, rispondono alle nuove esigenze poste dal riscaldamento globale: l’estate 2025, infatti, è stata tra le più calde di sempre, con numerosi episodi di frane, instabilità, erosione e perdita di habitat originari nei settori oltre i 2.000 metri, come ricordato da CAI e bollettini geologici.
Anche la cultura ambientalista trova spazio attraverso la promozione di buone pratiche: tra le campagne la raccolta differenziata “Rispetta il Trentino”, l’introduzione di veicoli aziendali elettrici e l’app Junker per la raccolta ottimale dei rifiuti, tutte promosse dalle società Dolomiti Ambiente, dimostrano un avanzamento verso una gestione sempre più green nel comparto della pubblica utilità e della promozione turistica.
La narrazione ambientale, tra informazione, warning e cultura della sicurezza, segnala come attività di informazione e formazione si stiano consolidando anche grazie ai rapporti tra CAI, Soccorso Alpino e servizi digitali, per un’educazione a un approccio responsabile e sicuro della montagna nei mesi di maggiore instabilità geologica.
TURISMO
L’autunno nelle Dolomiti è una stagione di grande fascino e i flussi turistici, seppure meno intensi rispetto all’estate, assumono connotati sempre più qualificati grazie a eventi, itinerari slow e una proposta innovativa orientata al benessere.
La settimana dal 29 settembre al 5 ottobre ha visto la chiusura della “Desmontegada de le Vache”, storica festa che celebra il ritorno dei bovini dagli alpeggi, con cortei, degustazioni e momenti di promozione delle eccellenze casearie, come il Puzzone di Moena DOP e i prodotti a chilometro zero delle valli di Fiemme e Fassa. La kermesse si innesta nella rassegna “Autunno in Tavola”, coinvolgendo ristoranti e agriturismi locali, e testimonia il successo della strategia turistica fondata sull’enogastronomia, autenticità e valorizzazione delle tradizioni. Sempre nello stesso periodo, intorno a Cembra e Fiemme, si è tenuto anche il festival “Dolo-Vini-Miti” dedicato all’enologia di montagna, con wine trekking gourmet e masterclass per turisti e appassionati.
Il settore dell’ospitalità dolomitica registra grande fermento anche grazie ai dati record degli arrivi e delle presenze nella Provincia di Belluno, confermati dalla Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, mentre a Plan de Corones la Festa dello Speck Alto Adige e il Mercato di Stegona a Brunico costituiscono due poli attrattivi nella calendarizzazione delle offerte “gourmet” e culturali di inizio ottobre.
Sul piano del turismo esperienziale, sono molte le iniziative e i suggerimenti escursionistici: dal foliage nei parchi naturali, alla promozione di itinerari meno battuti come le Pale di San Martino, la Val di Funes e il Lago di Braies; tutti promossi dai portali turistici e dalle agenzie locali, che puntano su una narrazione immersiva dei paesaggi, sulla valorizzazione della mobilità lenta e delle pratiche sostenibili, e su una destagionalizzazione dei flussi turistici ormai centrale per la sostenibilità delle destinazioni montane.
L’autunno dolomitico, grazie anche all’estensione dell’apertura degli impianti di risalita e dei servizi turistico-sportivi, si candida così a essere non solo una stagione di transizione ma un periodo privilegiato per un turismo consapevole, attento ai valori della sostenibilità, del benessere e della cultura – come dimostrato anche dalla rete di musei diffusi e dagli eventi slow promossi trasversalmente sul territorio.
CULTURA
Il panorama culturale dolomitico, in questa settimana, è stato segnato dalla chiusura e dalla celebrazione di numerose rassegne di successo.
Evento clou è stato il gran finale del Festival “I Suoni delle Dolomiti”, che ha festeggiato i suoi trent’anni con un grande concerto della European Orchestra diretta da Jean-Christophe Spinosi al Rifugio Fuciade. Il festival, esempio di cultura in quota e inclusività – con diverse date pensate per persone con disabilità – ha portato tra le vette musicisti di fama mondiale e pubblico internazionale, ribadendo il valore del dialogo tra arte e paesaggio naturale come marca identitaria della proposta culturale locale.
La stagione teatrale, invece, ha visto il debutto a Bolzano della nuova stagione del Teatro Stabile con Toni Servillo protagonista di “Oedipus Rex”, e la presentazione degli spettacoli che toccheranno anche tematiche sociali e di attualità internazionale, come la pièce di Massini sull’ascesa di Trump e coproduzioni che coinvolgono le principali realtà italiane. In parallelo, a Belluno, la storica rassegna “Scoppio Spettacoli” ha annunciato il suo trentesimo cartellone, con il tutto esaurito già registrato per alcuni spettacoli e la proposta di eventi d’avanguardia nei generi musicali e teatrali.
Importante anche il ruolo della rassegna “Le Muse e le Dolomiti”, che abbina musica, teatro e memoria storica tra Veneto e Trentino, valorizzando giovani talenti, produzioni liriche ed educazione musicale diffusa, a testimonianza di uno scenario culturale vivace anche nelle località più decentrate.
Appuntamenti di rilievo sono stati segnalati anche per la promozione della cultura locale, la lingua ladina, e la memoria storica (Giornate FAI e anniversario Vajont), così come la collaborazione tra la Fondazione Dolomiti Bellunesi e la rivista DOVE, volta al lancio della guida “Dolomiti Bellunesi. Emozioni Olimpiche” a Rimini e Belluno.
EVENTI
Oltre agli “eventi di cartellone” già menzionati nelle sezioni turistiche e culturali, la settimana ha visto un ricco calendario di iniziative:
- Festival del Gusto, Desmontegada de le Vache e Dolo-Vini-Miti in Val di Fiemme, Val di Cembra e Predazzo, punto di incontro tra tradizione rurale, enogastronomia e promozione turistica;
- Festival “I Suoni delle Dolomiti”, concerti finali dal 30 settembre al 4 ottobre in quota, con partecipazione internazionale e forte impatto esperienziale;
- Fiere di settore, come la Dolomiti HoReCa a Longarone Fiere, dedicata all’accoglienza in montagna e con sguardo puntato verso le Olimpiadi 2026;
- Mercatini e feste tradizionali in Val di Non, Bellunese e Pusteria, tra cui la Sagra della castagna a Pedavena, la Festa della Polenta a Storo e le sagre paesane a Borzago e Lardaro, esempio di un tessuto sociale fortemente legato a riti e pratiche comunitarie;
- Eventi sportivi e trail running (vedi sezione sport), che completano l’offerta eventistica dolomitica nei primi giorni di ottobre.
Questa densità di manifestazioni, spesso coordinate tra istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni di promozione locale, contribuisce a fare del territorio dolomitico un modello di vitalità culturale, turistica e sociale.
SPETTACOLI
Accanto alle rassegne teatrali e ai concerti classici già menzionati nella sezione cultura, la settimana ha visto la promozione e la programmazione di spettacoli popolari che spaziano dal teatro di repertorio alla danza e alla musica contemporanea.
A Belluno, il Teatro Comunale “Dino Buzzati” ha lanciato la nuova stagione della rassegna “Scoppio Spettacoli”, con la conferma di grandi nomi e la tendenza ormai stabile al tutto esaurito anche sugli spettacoli pomeridiani, segnale di un pubblico fidelizzato e curioso. Spiccano eventi come il musical Din Don Down di Paolo Ruffini (sold-out in prevendita e con doppia replica) e i concerti della Harlem Gospel Choir, fiore all’occhiello di una proposta 2025-26 che guarda tanto al consenso popolare quanto all’eccellenza artistica.
A Bolzano, la nuova stagione del Teatro Stabile combina classici internazionali e nuove produzioni dal respiro europeo, tra cui l’innovativa opera oratorio “Oedipus Rex” di Toni Servillo e produzioni che affrontano temi dell’attualità sociale e politica, dalla memoria storica alle grandi biografie dell’età contemporanea, segnando una stagione di grande varietà tematica e prestigio.
Rilevante, infine, il legame tra spettacolo e prevenzione sociale, come l’iniziativa del SerD Belluno con lo spettacolo “Il giocatore” di Dostoevskij contro il gioco d’azzardo patologico, a dimostrazione di come le Dolomiti sappiano declinare l’arte e il teatro anche come strumenti di educazione e benessere collettivo.
SPORT
La settimana in questione è stata ricca anche di eventi sportivi di rilievo, sia locali che con eco internazionale.
Nel mondo della corsa di montagna e del trail running, le Dolomiti si confermano meta privilegiata per gare di respiro europeo e mondiale, come dimostra il calendario delle prossime gare pubblicato su Finishers.com, tra cui La Sportiva Lavaredo Ultra Trail a Cortina d’Ampezzo, la Brixen Dolomiten Marathon e trail in tutto l’arco alpino. La stagione autunnale prosegue con competizioni su strada, trail, triathlon e ciclismo che coinvolgono sia amatori che élite, sfruttando i paesaggi e i percorsi spettacolari e offrendo ricadute economiche e turistiche importanti.
Altrettanto centrale, nella visione del prossimo futuro, la preparazione delle strutture olimpiche per Milano-Cortina 2026: proseguono i collaudi e la messa a punto degli impianti, come lo Sliding Centre di Cortina, con le prime prove di refrigerazione per pista di bob, skeleton e slittino. In parallelo, la Regione Veneto ha annunciato il primo stanziamento di 9 milioni di euro per la ristrutturazione e l’ammodernamento di quattro palazzetti del ghiaccio, sottolineando l’importanza degli investimenti infrastrutturali legati ai Giochi Olimpici e la capacità del territorio di attrarre eventi di portata internazionale.
Nel calcio, il focus resta sull’esordio della Dolomiti Bellunesi Femminile in Serie C, segnalando la presenza sempre più marcata dello sport femminile anche nelle aree alpine. Da segnalare anche la partecipazione di atleti locali a rassegne nazionali e internazionali in sport come ciclismo, atletica, tennis (Sinner impegnato nei Master in Asia) e hockey su ghiaccio, a conferma di un tessuto sportivo dinamico e ben radicato nel territorio.
Infine, la promozione dello sport giovanile e delle attività inclusive – con il sostegno a studenti e associazioni meritevoli tramite bandi dedicati e la valorizzazione della pratica sportiva come veicolo di educazione e appartenenza – chiude il cerchio su una settimana di grande fermento agonistico e progettuale per le Dolomiti.
