Auronzo di Cadore è un luogo che non si attraversa: si vive. Si respira. Si porta dentro. È un paese disteso lungo il torrente Ansiei, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, a 866 metri di altitudine, con una popolazione di circa 3.010 abitanti. Ma ogni auronzano vale per dieci, perché qui la montagna non è solo paesaggio: è identità.
Geograficamente, Auronzo si estende per oltre 220 km², abbracciando anche le frazioni di Misurina e Cima Gogna. È un territorio vasto e maestoso, dominato da cime leggendarie come le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini di Misurina, la Croda dei Toni e il Monte Ajarnola. Il Lago di Santa Caterina, creato dallo sbarramento del torrente Ansiei, attraversa il paese come una vena d’acqua turchese, riflettendo le montagne e i sogni di chi lo guarda.
Paesaggisticamente, è un inno alla bellezza: boschi secolari, vallate silenziose, sentieri che si perdono tra le nuvole. La Foresta di Somadida, la più grande del Cadore, è un santuario verde dove il tempo si ferma. E poi c’è Misurina, con il suo lago incantato e l’aria più pura d’Europa, dove il respiro si fa più leggero e l’anima più quieta.
Architettonicamente, Auronzo è un intreccio di storia e semplicità: chiese antiche come quella di Santa Giustina, case in legno e pietra, musei che raccontano la Grande Guerra e la vita di montagna. Il paese è stato ricostruito dopo un devastante incendio nell’Ottocento, ma ha conservato il suo spirito: quello di una comunità fiera, radicata, resistente.
Un tempo, l’economia di Auronzo si fondava su agricoltura, pastorizia, silvicoltura e attività minerarie. Le miniere d’argento e piombo della Val d’Ansiei, oggi silenziose, raccontano di un passato fatto di fatica e ingegno. Le Regole, antiche istituzioni comunitarie, gestivano i boschi e i pascoli con saggezza e rispetto.
Oggi, il turismo è la linfa vitale. Auronzo è una delle mete più amate delle Dolomiti: d’estate per le escursioni, i laghi, le gare internazionali di canoa; d’inverno per lo sci, le ciaspolate, il silenzio ovattato della neve. Il Monte Agudo, con il suo Fun Bob e le piste da sci, è un richiamo per famiglie e sportivi. Le Tre Cime, visibili dal Rifugio Auronzo, sono un pellegrinaggio laico per chi cerca la meraviglia.
Ma non tutto è semplice. Auronzo vive oggi una transizione fragile: la popolazione invecchia, i giovani partono, l’economia si regge su stagionalità e servizi. Eppure, c’è una forza che resiste: quella delle radici, della comunità, della bellezza che non si arrende.
Auronzo di Cadore è un luogo che ti cambia. È la nostalgia di un passato fatto di mani callose e occhi fieri, e la speranza ostinata di un futuro che sappia ancora ascoltare il silenzio delle montagne.