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Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Un mosaico di natura selvaggia nel cuore delle Dolomiti Meridionali, Patrimonio UNESCO.
1. Carta d’Identità del Parco
DOLOMITI MERIDIONALI
Posizione (Provincia di Belluno, Veneto)
1990
Anno di Istituzione
Perché “Nazionale” e non Regionale?
È stato istituito con Decreto Ministeriale dallo **Stato Italiano** per il suo **eccezionale valore di interesse nazionale e internazionale**. Le sue caratteristiche (straordinaria biodiversità, unicità geologica, aree di natura selvaggia) sono state ritenute di rilevanza tale da richiedere la massima tutela prevista dalla legislazione italiana, superando la competenza regionale.
2. Caratteristiche Uniche e Missione
ELEMENTI DISTINTIVI
- Ricchezza d’acqua: Presenza di torrenti, forre e zone umide (es. Cadini del Brenton).
- Elevata Biodiversità: Ospita oltre 1.400 specie di piante, un patrimonio floristico di rilevanza nazionale.
- Natura Selvaggia: Vaste aree remote e impervie, difficilmente accessibili, che hanno preservato l’integrità ambientale (es. Monti del Sole).
- Varietà Paesaggistica: Dai fondovalle alle vette, con un’enorme diversità di habitat.
MISSIONE DEL PARCO
- Conservazione: Tutelare l’integrità geologica, faunistica e floristica del territorio.
- Ricerca Scientifica: Promuovere studi e monitoraggio ambientale.
- Sviluppo Sostenibile: Incentivare attività economiche compatibili, come il turismo “dolce”.
- Educazione: Diffondere la cultura del rispetto per l’ambiente.
3. UNESCO e la Sfida del Turismo
Dal **2009** il Parco è parte del sito seriale **”Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”**. L’Ente Parco gestisce il territorio, mentre l’UNESCO fornisce il prestigioso riconoscimento. La **Fondazione Dolomiti UNESCO** coordina la gestione complessiva del sito. Non sono stati necessari cambiamenti territoriali per questo, poiché l’area era già quasi interamente protetta.
✅ VANTAGGI (AIUTA)
- **+** Grande visibilità internazionale.
- **+** Stimolo a un turismo di qualità.
- **+** Rafforzamento degli standard di tutela.
- **+** Strumenti di gestione come la CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile).
❌ SFIDE (RICHIEDE GESTIONE)
- **-** Aumento della pressione turistica.
- **-** Rischio di concentrazione dei visitatori in poche aree note.
- **-** Necessità di gestire i flussi per evitare danni ambientali.
- **-** Equilibrio tra fruizione e conservazione.
**RISULTATI E CONCLUSIONI:** L’area è **efficacemente tutelata** grazie alla sua natura impervia e alla gestione attiva dell’Ente Parco. Il turismo, sebbene in crescita, non rappresenta una minaccia critica come in altre aree dolomitiche più accessibili. L’UNESCO agisce da potente **leva promozionale** che, se ben governata attraverso strumenti come la CETS, favorisce uno **sviluppo sostenibile** piuttosto che un danno, migliorando la qualità dell’offerta turistica e rafforzando la consapevolezza del valore del territorio.