di Sofia Vascott. Ascolta il podcast.
Analisi Strategica del Turismo Dolomitico: Sviluppo e Criticità.
L’analisi dei flussi turistici nell’Estate 2025 nelle aree Dolomitiche di Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia , rivela un mercato ad alta competitività , con il tasso di saturazione OTA che ha superato la media nazionale.
Punti di Flessione Economici e Gestione del Valore
L’Alto Adige si conferma il price leader nazionale, superando i trecento euro a notte di tariffa media. Questa strategia di alto valore genera le risorse essenziali per finanziare misure di sostenibilità. Al contrario, il Veneto registra un leggero rallentamento o flessione dopo un anno record , segnalando un potenziale raggiungimento del plateau di capacità che richiede una rapida transizione verso un modello rigenerativo. Il Trentino mantiene una crescita costante e misurata, pari al più due per cento nelle presenze turistiche.
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Destagionalizzazione e Governance Reattiva
La dipendenza dal picco estivo resta una criticità sistemica. Tuttavia, l’enogastronomia si è dimostrata un efficace vettore di destagionalizzazione. Il successo di eventi a Belluno in autunno , ad esempio, dimostra come la creazione di motivazioni di viaggio alternative, come cultura e gusto, possa alleggerire la pressione sugli hotspot naturali. In risposta al tema dell’overtourism, l’Estate 2025 ha visto l’implementazione di misure restrittive mirate. Punti sensibili come la Valle di Braies e le Tre Cime di Lavaredo hanno adottato limiti di accesso e prenotazione online obbligatoria per i mezzi , azioni supportate scientificamente dallo studio Ca’ Foscari sulla capacità di carico. Queste misure sono state un notevole successo di coordinamento , ma rappresentano pur sempre una reazione a problemi già manifesti.
La Sfida della Coesione di Sistema
Nonostante tutte le DMO si allineino su principi di sostenibilità come ESG e GSTC , l’articolo evidenzia una frammentazione nell’esecuzione. Il paradosso è che la cooperazione transfrontaliera con l’Osttirol, spinta dai programmi europei Interreg, risulta più strutturata e vincolante in termini di integrazione funzionale rispetto alla governance interregionale interna italiana.
La raccomandazione strategica principale è l’istituzione immediata della Cabina di Regia Interregionale e dell’Osservatorio Permanente sui Flussi, come richiesto dagli studi accademici. Questo organo deve avere potere decisionale vincolante sulle strategie promozionali interregionali. Solo così il ‘Sistema Dolomiti’ potrà superare la logica reattiva, trasformando le iniziative disunite in una vera strategia proattiva a tutela del Bene UNESCO.”




