Dal 15 novembre 2025 scatta l’obbligo delle gomme da neve in tutte le aree montane italiane, comprese le Dolomiti. Ma la vera novità non è la data: è la qualità della neve, sempre più umida e viscida, che impone scelte più attente su pneumatici e dispositivi di aderenza.
Negli ultimi anni, chi frequenta le strade dolomitiche in inverno ha notato un cambiamento evidente: la neve non è più quella “farinosa” e secca che si sgretolava sotto le ruote. Le precipitazioni, spesso precedute da pioggia o accompagnate da umidità persistente, generano un manto nevoso più compatto, bagnato e scivoloso. Questo tipo di neve, più simile a una fanghiglia ghiacciata, rende la guida particolarmente insidiosa, soprattutto nei tratti in ombra o in quota.
Per questo motivo, gli esperti consigliano di montare pneumatici invernali di alta gamma, con mescole morbide e tassellature profonde, capaci di garantire aderenza anche su neve umida e asfalto ghiacciato. Le gomme contrassegnate con il simbolo M+S e il fiocco di neve su tre cime (3PMSF) sono le uniche davvero omologate per affrontare le condizioni estreme delle Dolomiti. Le “quattro stagioni” possono essere una soluzione per chi vive in fondovalle o si muove saltuariamente, ma non sono consigliate per chi affronta passi alpini, tornanti o strade secondarie in quota.
In parallelo, resta fondamentale avere a bordo le catene da neve omologate, anche se si montano pneumatici invernali. La ragione è semplice: in caso di neve viscida, soprattutto durante nevicate improvvise o in presenza di strati ghiacciati sotto la neve, le catene diventano l’unico strumento capace di garantire trazione immediata. Le calze da neve, se omologate secondo la norma UNI EN 16662-1:2020, sono una valida alternativa per chi cerca praticità, ma non sostituiscono le catene in condizioni estreme.
Il cambiamento climatico ha reso le Dolomiti meno prevedibili anche dal punto di vista stradale. Le oscillazioni termiche, le nevicate miste a pioggia e l’umidità persistente hanno trasformato il paesaggio invernale in un mosaico di insidie. Per questo, chi viaggia in montagna non può più affidarsi a soluzioni minime o generiche. Serve preparazione, attenzione e qualità.
L’obbligo di pneumatici invernali o dispositivi antisdrucciolevoli è in vigore dal 15 novembre 2025 al 15 aprile 2026, ma nelle Dolomiti è consigliabile anticipare il cambio gomme già da fine ottobre. Le sanzioni per chi non è in regola vanno da 87 a 344 euro, ma il vero rischio è la perdita di controllo del veicolo, con conseguenze ben più gravi.
In conclusione, affrontare le strade delle Dolomiti in inverno richiede più che un semplice rispetto delle regole. Richiede consapevolezza del cambiamento della neve, attenzione alla qualità degli pneumatici e la prudenza di avere sempre le catene a bordo. Perché la montagna, anche quando sembra silenziosa, non perdona leggerezze.




