Infrastrutture. > La nuova Stazione di Cortina.

La ex stazione ferroviaria di Cortina d’Ampezzo sta vivendo una trasformazione epocale in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Ecco una panoramica dettagliata del progetto:

Il Progetto di Riqualificazione

Investimento totale: Circa 300 milioni di euro, frutto di una collaborazione pubblico-privata2

Durata dei lavori: 28–29 mesi, con completamento previsto entro il 20264

Area interessata: Circa 17.500 m²

 

Nuove Strutture e Funzioni

Edifici pubblici               5 nuovi edifici per il Comune, inclusi il Commissariato di Polizia, la Casa del Cittadino, la Casa delle Associazioni, e una foresteria

Strutture private           3 edifici gestiti da Renco Spa, tra cui un hotel di lusso con 40 suite, appartamenti di pregio, e spazi commerciali

Parcheggio       605 posti auto e 22 posti moto in un parcheggio interrato, in concessione per 30 anni

Binari storici   Vecchi binari della ferrovia saranno conservati come reperti archeologici sotto lastre di vetro

Obiettivi del Progetto

Rinascita urbana: Trasformare un’area abbandonata in un centro multifunzionale moderno

Servizi per la comunità: Spazi pubblici, servizi civici, e aree di aggregazione

Accoglienza turistica: Migliorare l’accessibilità e la vivibilità per residenti e visitatori

Eredità olimpica: Lasciare un segno duraturo dopo i Giochi del 2026.

 

Commenti Istituzionali

Il sindaco Gianluca Lorenzi ha definito il progetto “strategico” per Cortina

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato di un “nuovo rinascimento urbano” grazie all’“effetto Olimpiadi”

 

La trasformazione della stazione di Cortina d’Ampezzo si inserisce nel Piano di Sviluppo Milano-Cortina 2026 come opera strategica di legacy. In breve:

Obiettivo principale: creare infrastrutture durature che migliorino la qualità della vita oltre l’evento olimpico

 

Ruolo della stazione: diventare un hub multifunzionale per servizi pubblici, accoglienza turistica e mobilità sostenibile

 

Coerenza con il piano: risponde ai pilastri di sostenibilità, inclusione, sviluppo economico locale e valorizzazione del territorio.

 

In sintesi, la nuova stazione non è solo un’opera urbana: è un tassello chiave della legacy olimpica, pensata per lasciare un impatto positivo e duraturo sulla comunità di Cortina e sull’intero ecosistema dolomitico.

 

Le reazioni della popolazione di Cortina d’Ampezzo alla trasformazione della stazione sono contrastanti e rivelano un forte dibattito locale:

 

Preoccupazioni e Critiche

Mancanza di trasparenza: Molti cittadini lamentano un dialogo insufficiente da parte dell’amministrazione comunale.

Speculazione edilizia: Il progetto è percepito da alcuni come una svendita del territorio a investitori privati, con il rischio di gentrificazione.

Proteste civiche: Il Comitato Civico Cortina ha promosso una raccolta firme e un ricorso al TAR; nel gennaio 2024 si è svolta una manifestazione pacifica presso il Comune.

Timori per i residenti: Si teme che Cortina diventi un “paese vetrina” per turisti, con meno spazio e servizi per chi ci vive.

Visione istituzionale

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha definito il progetto una “rinascita urbana” resa possibile solo grazie all’effetto Olimpiadi.

L’amministrazione comunale sostiene che il progetto sia stato condiviso con gli enti competenti e rappresenti un equilibrio tra pubblico e privato.

Le istituzioni vedono la riqualificazione come un’opportunità storica, una parte significativa della cittadinanza chiede maggiore partecipazione e tutela del territorio.

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