Vittorino Cazzetta: L’Autodidatta Visionario e il Cacciatore di Mondi Perduti
Nato nel 1947 a Pescul di Selva di Cadore, nel cuore delle Dolomiti Venete, Vittorino Cazzetta non fu uno studioso da cattedra, ma un autodidatta mosso da una passione indomabile per la montagna. Di professione pasticcere (come il padre), operaio e lavoratore alla Forestale, il suo vero studio fu la roccia, il suo laboratorio le alte quote. Con zaino, macchina fotografica e martello da geologo, Cazzetta dedicò la sua vita all’esplorazione geologica e archeologica, armato solo di rigore scientifico e di un’intuizione fuori dal comune. Le sue scoperte furono così fondamentali da ridefinire la paleontologia e l’archeologia alpina, dimostrando che la conoscenza più profonda a volte non risiede nei titoli accademici, ma nella dedizione solitaria e viscerale al proprio ambiente.
La sua vita, culminata in una tragica e misteriosa scomparsa in montagna nel 1997, è la testimonianza di un legame indissolubile e quasi simbiotico tra l’uomo e il paesaggio dolomitico. L’eredità scientifica e morale di Cazzetta è oggi custodita nel Museo Civico della Val Fiorentina che porta il suo nome, un faro di conoscenza per studiosi e appassionati.
Le Scoperte: Dal Dinosauro al Cacciatore Mesolitico
Vittorino Cazzetta trasformò la Val Fiorentina in un epicentro della ricerca preistorica con due scoperte di portata internazionale:
- 1981: Le Orme di Dinosauri del Monte Pelmetto
Vittorino individuò le prime orme di dinosauri mai scoperte in Italia. Queste impronte, impresse su una lastra rocciosa del Monte Pelmetto, risalenti al Triassico Superiore, hanno fornito informazioni cruciali sulla fauna preistorica delle Dolomiti. La lastra è oggi riprodotta con un calco animato nel suo museo.
- 1987: Il Cacciatore di Mondeval
A 2.150 metri di quota, nel sito di Mondeval de Sora, scoprì una sepoltura mesolitica risalente a circa 7.500 anni fa. Il corredo funerario, eccezionalmente conservato, comprendeva utensili in selce, un arpione in osso e resti di pasto. Questa scoperta non solo testimonia la presenza di una cultura di cacciatori-raccoglitori in alta quota, ma rende Mondeval de Sora uno dei siti più significativi dell’archeologia alpina europea.
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: La Personalità e il Metodo Solitario
Intuizione, Rigore e Solitudine
Il successo di Cazzetta risiede nel suo metodo autodidatta e nella sua personalità. Pur avendo conseguito solo la licenza media durante il servizio militare in Marina, la sua passione lo spinse a un rigore e un’osservazione pari, se non superiori, a quelli accademici. Era schivo, solitario, e passava ore in esplorazione, sviluppando una conoscenza intima e capillare del territorio che nessun manuale avrebbe potuto offrire.
Non cercava la fama; era mosso da una pura e viscerale passione per la conoscenza. Per lui, la montagna era una biblioteca a cielo aperto, una fonte inesauribile di storia che attendeva solo un occhio attento per essere svelata. Questa umiltà, unita alla sua straordinaria intuizione, lo rese un interlocutore rispettato da studiosi e istituzioni di tutto il mondo.
L’Eredità: Il Museo e il Mito della Scomparsa
Già nel 1982, prima delle sue scoperte più importanti, Cazzetta aveva fondato il Museo Civico della Val Fiorentina a Selva di Cadore, partendo dalla sua collezione personale di fossili. Dopo le scoperte del Dinosauro del Pelmetto e del Cacciatore di Mondeval, il museo fu ampliato e ristrutturato, trasformandosi in un centro di riferimento per la paleontologia, l’archeologia e la protostoria dolomitica. Il museo, che oggi porta il suo nome, custodisce: la sepoltura originale del Cacciatore di Mondeval, il calco della lastra del Pelmetto, e reperti del Tardo Neolitico ed Eneolitico.
La sua vita, dedicata interamente alla montagna, si concluse in un alone di mistero: Vittorino Cazzetta scomparve tragicamente nel 1997 durante una delle sue esplorazioni in solitudine. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Questa fine ha cementato il mito del suo legame indissolubile con le Dolomiti, facendone non solo un eroe scientifico, ma un simbolo poetico dell’esplorazione e dell’amore assoluto per la montagna. Il suo nome è oggi sinonimo di dedizione e di un’eredità scientifica inestimabile per il patrimonio mondiale Dolomitico.
SCHEDA DINAMICA: Linea del Tempo delle Tappe Fondamentali
Una Vita Dedicata alla Scoperta
- 1947: Nascita a Pescul di Selva di Cadore.
- 1981: Individua le orme di dinosauri sul Monte Pelmetto, prima scoperta del genere in Italia.
- 1982: Fondazione del primo nucleo del Museo Civico della Val Fiorentina a Selva di Cadore.
- 1987: Scoperta della sepoltura mesolitica del Cacciatore di Mondeval a 2.150 metri.
- 1997: Scompare tragicamente durante un’esplorazione, rafforzando il suo mito.
- **Post-1997:** Il Museo Civico viene a lui intitolato, custodendo le sue inestimabili scoperte.
Vittorino Cazzetta ci ha insegnato che per svelare i segreti più antichi delle Dolomiti, è necessaria l’umiltà del pasticcere e la passione del cacciatore, capace di guardare la montagna con occhi nuovi e innamorati.





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