La Val Gardena è al centro di un acceso dibattito nazionale e locale a causa di un’ondata turistica senza precedenti, culminata attorno al 22 luglio 2025. Ecco i principali sviluppi:

🚠 Code chilometriche al Seceda

  • Centinaia di turisti si sono accalcati alla funivia Ortisei–Seceda, con attese di ore sotto il sole cocente A B.
  • Il monte Seceda, già noto per i suoi panorami iconici e la visibilità mediatica (Apple lo ha usato come sfondo per iOS), è diventato una meta da “selfie point” B.

⚠️ Polemiche e proteste

  • La società che gestisce l’impianto ha proposto di triplicare la portata della funivia, da 800 a 2.360 persone/ora B C.
  • Ambientalisti e residenti hanno reagito duramente, denunciando il rischio per la fauna locale (soprattutto marmotte) e l’impatto sul paesaggio D C.
  • Alcuni privati hanno installato tornelli a pagamento su sentieri escursionistici, poi rimossi per mancanza di autorizzazioni B C.

🧭 Critiche al modello turistico

  • Il presidente del CAI Alto Adige ha definito la situazione “una follia”, lamentando la presenza di turisti impreparati, con ciabatte e ombrellini da spiaggia A.
  • La cultura ladina e la vita locale rischiano di essere schiacciate da un turismo “di lusso sterile” e poco rispettoso E.

🏞️ Reazioni istituzionali

  • La Provincia autonoma di Bolzano ha bloccato informalmente il progetto di ampliamento della funivia e richiesto una Valutazione di Impatto Ambientale B.
  • Si ipotizza l’introduzione di ingressi contingentati, come già avviene al Lago di Braies B.

La Val Gardena, un tempo simbolo di equilibrio tra natura e comunità, oggi si trova a un bivio: continuare a inseguire il turismo di massa o ripensare un modello più sobrio e sostenibile.

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