Cibiana di Cadore è un luogo che non si dimentica. È un paese che parla attraverso i muri, che racconta la sua storia con i colori, che resiste con la forza della memoria. Situato a 985 metri di altitudine, nella valle del torrente Rite, tra le Dolomiti Bellunesi, Cibiana conta oggi appena 331 abitanti. Ma ogni pietra, ogni affresco, ogni sguardo dei suoi “cibianesi” è un frammento di un’identità che non si arrende.
Un paesaggio che abbraccia l’anima
Cibiana è circondata da boschi fitti, vette dolomitiche e vallate silenziose. Il Monte Rite, che la sovrasta, offre una vista a 360° sulle Dolomiti, da Cortina a Laggio. Il Passo Cibiana collega la valle del Boite alla Val di Zoldo, ed è punto di partenza per escursioni, ciaspolate e sogni. Il paese si sviluppa in piccole borgate come Masarié, Pianezze, Cibiana di Sotto, ognuna con la sua voce, la sua storia, la sua bellezza.
Architettura: la pietra che racconta
Le case in pietra e legno, le stradine acciottolate, le chiese antiche come quella di San Lorenzo Martire o di San Nicolò, parlano di una montagna vissuta, non solo ammirata. Ma è con i murales che Cibiana ha trovato la sua voce più potente: oltre 50 affreschi dipinti sulle facciate delle case raccontano mestieri, leggende, volti e storie. È il “Paese dei Murales”, un museo a cielo aperto nato nel 1980 per salvare la memoria e dare nuova vita al borgo.
Economia: dal ferro alla creatività
Un tempo, Cibiana era un centro minerario e artigiano. Le miniere di ferro nei monti circostanti alimentavano una fiorente produzione di chiavi, vendute in tutto il Veneto e oltre. Ancora oggi, la storica fabbrica Errebi continua questa tradizione. L’agricoltura, la pastorizia e la lavorazione del legno completavano un’economia di montagna dura ma dignitosa.
Oggi, quell’economia è cambiata. Molti lavorano nel terziario o nelle fabbriche dell’Alto Bellunese, ma il cuore pulsante è diventato il turismo culturale e naturalistico. Cibiana è una meta per chi cerca autenticità, silenzio, arte e natura. Il Messner Mountain Museum “Museo nelle Nuvole”, sul Monte Rite, è il museo più alto d’Europa e attira visitatori da tutto il mondo.
Una sfida silenziosa
Cibiana vive oggi una transizione fragile. La popolazione invecchia, i giovani partono, l’economia è legata alla stagionalità. Ma c’è una forza che resiste: quella delle radici, della comunità, della bellezza che non si arrende. I murales continuano a crescere, le iniziative culturali si moltiplicano, e il paese si reinventa, con dignità e passione.
Cibiana di Cadore non è solo un luogo: è un atto d’amore verso la memoria. È il profumo del legno bagnato, il suono dei passi sulla pietra, la luce che accarezza i volti dipinti sui muri. È un paese che ha scelto di raccontarsi, per non essere dimenticato.