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Parco Naturale Tre Cime

L’icona mondiale delle Dolomiti, tra maestosità geologica e memorie della Grande Guerra.

1. Carta d’Identità del Parco

DOLOMITI ORIENTALI DI SESTO

Posizione (Alta Pusteria)

1981

Anno di Istituzione

Perché “Naturale Provinciale” e non Nazionale?

L’istituzione e la gestione del parco sono di competenza della **Provincia Autonoma di Bolzano**, che detiene l’autorità legislativa in materia di aree protette sul proprio territorio. Originariamente chiamato “Parco Naturale Dolomiti di Sesto”, è stato rinominato in “Parco Naturale Tre Cime” nel **2010** per capitalizzare la fama mondiale del suo simbolo e aumentarne la riconoscibilità, soprattutto dopo l’inserimento nel Patrimonio UNESCO.

2. Un Monumento Naturale e Storico

ELEMENTI DISTINTIVI

  • Icona Mondiale: Le Tre Cime di Lavaredo sono tra le montagne più famose e fotografate al mondo.
  • Teatro della Grande Guerra: Il fronte dolomitico della Prima Guerra Mondiale attraversava queste montagne. Il parco è un museo a cielo aperto con trincee, gallerie e fortificazioni.
  • Geologia Verticale: Strutture imponenti di Dolomia Principale, come la Croda dei Toni e la Cima Undici.
  • Valli Alpine: Include valli di eccezionale bellezza come la Val Fiscalina e la Val di Landro.

MISSIONE DEL PARCO

  • Tutela del Simbolo: Proteggere l’integrità paesaggistica e geologica delle Tre Cime e delle vette circostanti.
  • Conservazione della Memoria: Preservare e valorizzare i siti storici della Grande Guerra.
  • Gestione del Turismo: Regolare l’intenso flusso turistico per garantirne la sostenibilità.
  • Educazione Ambientale: Sensibilizzare sull’unicità naturale e storica dell’area.

3. UNESCO e la Pressione del Turismo di Massa

Dal **2009**, il Parco è parte del sito **”Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”** (Sistema 5: Dolomiti Settentrionali). La gestione è della Provincia di Bolzano, in coordinamento con la **Fondazione Dolomiti UNESCO**. Questa relazione ha amplificato enormemente la fama del parco, trasformandolo in una delle mete più ambite (e affollate) delle Alpi.

✅ VANTAGGI (AIUTA)

  • **+** Cassa di risonanza globale senza pari.
  • **+** Rafforza l’immagine del parco come bene universale da proteggere.
  • **+** Stimola investimenti per una gestione sostenibile (es. mobilità pubblica).
  • **+** Attrattiva per un turismo internazionale di alto profilo.

❌ SFIDE (CRITICITÀ)

  • **-** **Pressione Antropica Estrema:** L’area è soggetta a un fortissimo “overtourism”.
  • **-** Congestione del traffico (strada a pedaggio per il Rifugio Auronzo).
  • **-** Erosione dei sentieri e degrado delle aree più frequentate.
  • **-** Rischio di banalizzazione del sito, ridotto a “selfie spot”.

**RISULTATI E CONCLUSIONI:** L’area è formalmente **tutelata**, ma la sua integrità è **messa a dura prova dal turismo di massa**. La gestione provinciale cerca di mitigare l’impatto con misure come la strada a pedaggio a numero chiuso, ma la pressione resta il problema principale. In questo contesto, l’UNESCO è una **lama a doppio taglio**: da un lato ne certifica il valore inestimabile, aiutando a giustificare le misure di protezione; dall’altro, agisce come un potentissimo **amplificatore della sua popolarità**, che è la causa stessa della minaccia. La vera sfida non è la tutela formale, ma la gestione di un successo che rischia di danneggiare il bene stesso.

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