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Parco Naturale Sciliar-Catinaccio
Il regno dell’Enrosadira e simbolo dell’Alto Adige, dove natura e leggenda si incontrano.
1. Carta d’Identità del Parco
DOLOMITI OCCIDENTALI
Posizione (Altopiano dello Sciliar, Gruppo del Catinaccio)
1974
Il più antico Parco Naturale dell’Alto Adige
Perché “Naturale Provinciale” e non Nazionale?
Come gli altri parchi altoatesini, è stato istituito e viene gestito dalla **Provincia Autonoma di Bolzano**, che ha piena competenza legislativa in materia di parchi e tutela del paesaggio. La sua istituzione non ha richiesto un intervento statale. È stato ampliato nel **2003** per includere il massiccio del Catinaccio, cambiando nome da “Parco Naturale Sciliar” a “Sciliar-Catinaccio”.
2. Un’Icona tra Geologia e Cultura
ELEMENTI DISTINTIVI
- Simbolo dell’Alto Adige: La sagoma inconfondibile del massiccio dello Sciliar è un’icona del paesaggio dolomitico.
- Geologia Esemplare: Lo Sciliar è un classico esempio di scogliera corallina fossile del Triassico.
- Paesaggio Culturale: Stretta connessione con l’Alpe di Siusi, l’altipiano più vasto d’Europa, modellato da secoli di alpeggio.
- Leggenda dell’Enrosadira: Il Catinaccio (Rosengarten, giardino di rose) è la patria della leggenda di Re Laurino, che spiega il fenomeno dell’alba e del tramonto che tingono le rocce di rosa.
MISSIONE DEL PARCO
- Tutela del Paesaggio: Proteggere l’integrità di un paesaggio iconico e del suo equilibrio geologico.
- Conservazione della Biodiversità: Mantenere la ricca flora e fauna legata ai diversi habitat, dai boschi ai pascoli alpini.
- Equilibrio Uomo-Natura: Gestire la secolare interazione tra le attività umane (alpeggio, turismo) e l’ambiente naturale.
3. UNESCO e la Sfida del Turismo
Dal **2009**, il Parco è parte del sito **”Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO”** (Sistema 7: Sciliar-Catinaccio, Latemar). La gestione è affidata alla Provincia di Bolzano, in coordinamento con la **Fondazione Dolomiti UNESCO**. Il riconoscimento ha ulteriormente accentuato la notorietà di un’area già molto frequentata.
✅ VANTAGGI (AIUTA)
- **+** Fortissima promozione internazionale.
- **+** Attrattiva per un turismo di qualità, interessato alla natura e alla cultura.
- **+** Stimolo a standard di gestione più elevati e sostenibili.
- **+** Valorizzazione delle tradizioni e delle leggende locali.
❌ SFIDE (RICHIEDE GESTIONE)
- **-** Elevatissima pressione turistica, specialmente sull’Alpe di Siusi.
- **-** Necessità di una rigida regolamentazione del traffico e degli accessi.
- **-** Rischio di usura dei sentieri più famosi e di disturbo per la fauna.
- **-** Mantenere l’autenticità del luogo nonostante la grande popolarità.
**RISULTATI E CONCLUSIONI:** L’area è **ben tutelata** grazie a una gestione provinciale molto attenta e a misure efficaci di regolamentazione dei flussi turistici (es. chiusura al traffico privato verso l’Alpe di Siusi). Il marchio UNESCO ha amplificato la sua fama, ma agisce soprattutto come un **sigillo di qualità** che giustifica e rafforza le politiche di protezione. Più che un problema, è una leva per promuovere uno sviluppo che punta alla **qualità dell’esperienza** piuttosto che alla quantità, preservando il delicato equilibrio del territorio.