Gherardo Manaigo: Il Custode e Innovatore del Cuore di Cortina
A Cortina d’Ampezzo, il nome Manaigo è sinonimo di storia, ospitalità e tradizione. E al centro di questa narrazione, troviamo **Gherardo Manaigo**, attuale General Manager e co-proprietario dell’iconico **Hotel de La Poste**. Non è solo un albergatore; è il custode di un’eredità che attraversa due secoli, un ponte tra il glorioso passato della “Regina delle Dolomiti” e il suo futuro.
Questa è la storia di come Gherardo, settima generazione di una famiglia di pionieri, gestisce non solo un albergo, ma un vero e proprio pezzo di storia italiana e dolomitica, mantenendone vivo il fascino e il ruolo centrale nella vita culturale e sociale di Cortina.
Le Radici di un’Istituzione: La Famiglia Manaigo e l’Hotel de La Poste
La storia dell’Hotel de La Poste inizia nei primi anni dell’Ottocento, quando **Silvestro Manaigo** trasformò un antico edificio comunale in un’osteria e punto di sosta per la posta. Da allora, per oltre 200 anni e attraverso sette generazioni, la famiglia Manaigo ha saputo far crescere e innovare questa struttura, trasformandola nel lussuoso hotel 4 stelle che conosciamo oggi, celebre per la sua atmosfera d’epoca e i suoi illustri ospiti.
Gherardo Manaigo si inserisce in questa linea ininterrotta, ereditando non solo un’attività, ma una responsabilità profonda verso un simbolo di Cortina. La sua educazione e la sua passione sono state modellate da questa lunga tradizione, che lo ha preparato a guidare un’impresa che è anche un pezzo di storia viva.
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Da Silvestro a Gherardo: Due Secoli di Storia
Fondazione nel 1811: L’hotel nasce come “Osteria da Silvestro Manaigo”, punto di ritrovo per viaggiatori e carrozze postali. Il nome “Poste” deriva proprio da questa funzione storica.
Sette Generazioni: La continuità della gestione familiare è un tratto distintivo, raro e prezioso, che ha permesso all’Hotel de La Poste di mantenere un’identità forte e un profondo legame con il territorio di Cortina.
Il General Manager: Visione e Gestione nell’Era Moderna
Come General Manager, Gherardo Manaigo non si limita alla gestione operativa. Egli incarna la visione strategica di un albergo che deve rimanere fedele alla sua anima storica, pur rispondendo alle esigenze di una clientela internazionale sempre più esigente. Dalle sue interviste emerge la consapevolezza del peso della tradizione e la necessità di innovare con rispetto.
La sua gestione è un equilibrio delicato tra il mantenimento degli arredi d’epoca, l’atmosfera raffinata e l’implementazione di servizi all’avanguardia. L’Hotel de La Poste, sotto la sua guida, continua a essere un punto di riferimento per eventi importanti, ritrovi mondani e luogo di quiete per chi cerca il fascino autentico delle Dolomiti.
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Mantenere il Lusso, Innovare l’Accoglienza
Equilibrio Tradizione-Modernità: Nelle interviste, Gherardo sottolinea come la sfida sia mantenere lo “charme” storico dell’Hotel de La Poste, rinnovando al contempo le strutture e i servizi per un’esperienza di lusso contemporanea.
Il Ruolo del Bar: Il Bar de La Poste, con la sua storia di ritrovo per celebrità come Hemingway, continua a essere un punto focale, gestito con attenzione per conservare il suo status di “salotto” intellettuale e sociale di Cortina.
Un Ponte tra Storia e Futuro: Cortina 2026 e l’Eredità Culturale
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Cortina 2026, il ruolo di Gherardo Manaigo e dell’Hotel de La Poste diventa ancora più cruciale. L’albergo è destinato a essere uno dei fulcri dell’accoglienza internazionale, un palcoscenico per mostrare al mondo il meglio dell’ospitalità dolomitica.
Gherardo è attivamente coinvolto nella promozione del territorio, non solo come albergatore, ma come ambasciatore di Cortina. Il suo impegno si estende alla valorizzazione degli eventi culturali e sportivi che animano la Regina delle Dolomiti, perpetuando il ruolo dell’hotel come catalizzatore di storie e incontri, proprio come fece Ernest Hemingway nella celebre Stanza 107.
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Un Ruolo Chiave nelle Olimpiadi
Accoglienza Olimpica: L’Hotel de La Poste sarà una delle strutture di punta per l’accoglienza durante le Olimpiadi del 2026, un’occasione per ribadire la sua posizione di leader nell’ospitalità di lusso.
Il Legame con Hemingway: La famosa Stanza 107, dove soggiornò Ernest Hemingway, è un esempio di come l’hotel mescoli la storia con il presente, offrendo un’esperienza unica ai suoi ospiti internazionali. ma anche la Camera 105, che fu di Sinatra e altri ancora
Gherardo Manaigo, con la sua passione e dedizione, non gestisce solo un hotel, ma custodisce l’anima di Cortina d’Ampezzo, proiettandola verso un futuro all’altezza della sua illustre storia.
