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Politica
Decisioni e tensioni istituzionali
Nella settimana di riferimento, la politica locale dolomitica si è caratterizzata, soprattutto nelle province di Belluno e Trento, per importanti dichiarazioni e deliberazioni relative ai grandi temi di gestione del territorio, urbanistica, servizi pubblici e tutele legate alle caratteristiche montane.
In particolare, a Belluno il gruppo consiliare “Belluno al Centro” ha difeso pubblicamente e con forza il sindaco Oscar De Pellegrin e la sua giunta rispondendo agli attacchi dell’opposizione, secondo la quale la città sarebbe immobilizzata dai numerosi cantieri in corso. Il comunicato sostiene, al contrario, che i lavori in corso — superiori a 50 milioni di euro di investimenti pubblici (riqualificazione del Belvedere di Piazza Castello, nuova ciclabile Antole-Casoni, sistemazione del Nevegal, restyling zone Lambioi e De Mas 2, e altri progetti come lo stadio e le scuole) — rappresentano il segnale di un’attività amministrativa concreta e strategica. La maggioranza sottolinea così la continuità del dialogo costante con Ministeri e Governo, capace anche di reperire ulteriori fondi (7 milioni di euro) per il completamento di opere che rischiavano di restare incompiute.
A livello regionale, si è assistito a un passaggio storico: il Consiglio regionale Trentino-Alto Adige ha approvato la prima legge italiana sulla previdenza complementare infantile, un fondo pensione a partire dalla nascita fino ai 5 anni di età, con bonus economici e l’obiettivo sia di favorire l’incremento demografico, sia il welfare familiare futuro, un segnale di attenzione al benessere demografico e sociale delle aree montane, spesso colpite da spopolamento giovanile e invecchiamento.
Sul fronte della gestione ambientale e della fauna selvatica, il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige ha approvato a larga maggioranza un documento di indirizzo per il Parlamento nazionale, con richieste molto sentite dalla comunità locale: la dotazione di spray anti-orso non solo ai custodi forestali ma anche ai residenti, e la richiesta di recepire nel diritto nazionale il declassamento dello status di protezione del lupo, in linea con le recenti deroghe europee. L’obiettivo è facilitare una gestione più flessibile dei grandi carnivori, in un contesto dove la convivenza tra fauna selvatica, allevatori e turismo rimane tema caldissimo.
Un ulteriore elemento di rilievo dalla Regione Veneto è l’aggiornamento del Piano del Parco delle Dolomiti Bellunesi (approvato ad aprile, ma le cui ricadute sono state discusse anche nelle settimane di settembre): uno strumento che pianifica la tutela del territorio, la valorizzazione del paesaggio e lo sviluppo sostenibile in un’area di altissimo pregio ambientale e turistico, con attenzione ai rischi antropici, alla biodiversità, alla zonizzazione funzionale e agli interventi infrastrutturali.
Per il contesto europeo e la rappresentanza politica delle Dolomiti, si segnala anche l’impegno dei giovani bellunesi dell’associazione “Giovani&Futuro”, che in questi giorni erano a Bruxelles a portare le istanze delle comunità montane (inclusi i temi del welfare idrico e della giustizia sociale) agli organismi dell’Unione Europea.
Analisi
In sintesi, la settimana ha visto la politica dolomitica mobilitarsi per trovare un equilibrio tra tutela sociale ed economica, necessità infrastrutturali, gestione del territorio, sicurezza ambientale, diritti dei residenti e dialogo con le autorità centrali. Si avverte un protagonismo crescente delle amministrazioni locali e delle istanze del territorio in sede nazionale ed europea.
Cronaca
Incidenti e fatti di rilevanza
La cronaca della settimana ha visto, purtroppo, il ripetersi di eventi tragici e situazioni di rischio tipici sia delle aree urbane che delle zone di montagna.
Uno degli episodi più drammatici è avvenuto il 15 settembre a Giustino (Val Rendena, provincia di Trento): una ragazza di 15 anni è stata travolta mortalmente da un camion mentre si recava a prendere la corriera per andare a scuola a Tione. Il sindaco, Manuel Cosi, ha dichiarato: “Non è possibile morire così”, richiamando l’attenzione sul grave tema delle infrastrutture e della sicurezza stradale in zone periferiche. La comunità si è stretta intorno alla famiglia e il caso ha rilanciato le richieste di attenzione per la mobilità scolastica dei giovani nelle valli montane.
Sempre nell’ambito della cronaca nera montana, nella medesima settimana si sono verificati diversi gravi incidenti in quota: il 20 settembre un alpinista trevigiano di 36 anni ha perso la vita dopo un volo di 80 metri sulle Torri di Neva, fra i confini delle province di Belluno e Trento. L’incidente è avvenuto durante una salita in cordata, e il corpo della vittima è stato recuperato dal Soccorso Alpino e dall’elicottero del Suem, a testimonianza della pericolosità ancora insita nelle vie più tecniche delle Dolomiti anche nella stagione autunnale.
Altri fatti di cronaca degni di nota: due alpinisti polacchi sono stati recuperati all’alba del 16 settembre dopo aver passato la notte incrodati al Campanile Basso nelle Dolomiti di Brenta. Non hanno riportato ferite, ma il loro salvataggio ha richiesto l’intervento notturno di Soccorso Alpino, tecnici di elisoccorso e logistica d’emergenza, a dimostrazione della professionalità dei soccorritori montani nella zona.
Nel Bellunese, invece, si è discusso anche di rischi e gestione delle nuove e vecchie truffe online: una famiglia arrivata dalle città presso Ortisei, convinta di aver prenotato una casa in affitto, ha scoperto che la casa era già abitata e che l’annuncio era fasullo, con i carabinieri di Ortisei che sono riusciti a risalire al truffatore.
Analisi
Gli aspetti di cronaca si concentrano, dunque, sia sulle criticità della mobilità e della sicurezza personale, sia su quelle della montagna come luogo di sfide e rischi oggettivi, richiamando l’attenzione di amministratori e opinione pubblica sul delicato asse tra sviluppo turistico, tutela della vita umana e qualità dei servizi (stradali, sanitari, di prevenzione).
Economia e Lavoro
Trend e notizie economiche
Settembre rappresenta storicamente un mese di bilancio per l’economia delle Dolomiti, territorio fortemente polarizzato tra flussi turistici, edilizia, piccole imprese, attività legate all’agricoltura e ai servizi alla persona.
Spicca la pubblicazione delle statistiche ISTAT sull’inflazione di settembre 2025, stabile all’1,6%, dato che si riflette sostanzialmente nell’andamento dei consumi e nel potere d’acquisto delle famiglie delle aree dolomitiche. Il rallentamento dei prezzi dei servizi e degli alimentari evidenzia una persistenza delle difficoltà per le fasce più vulnerabili della popolazione, mentre continua la preoccupazione nell’area veneta dove, secondo recenti dati, molte famiglie spendono fino a 2.500 euro al mese per vivere, spesso rinunciando a cure o spese alimentari adeguate.
Sul versante lavoro, la piattaforma Südtirolerjobs.it riporta costantemente numerose offerte e opportunità lavorative nelle Dolomiti, prevalentemente nel settore dell’ospitalità (hotel, rifugi, ristorazione). A metà settembre, si registravano almeno 71 annunci attivi, segno di una domanda ancora elevata di figure professionali nei territori dell’Alto Adige e valli dolomitiche, ma anche di una difficoltà nel reperire personale stabile, complice lo spopolamento delle zone montane e la concorrenza degli impieghi urbani.
Altra notizia rilevante riguarda il settore edilizio e le prospettive future. In occasione della crescita dei flussi turistici asiatici verso le Dolomiti bellunesi, è stato evidenziato l’aumento delle imprese iscritte alla Cassa Edile locale (+22 in un anno), legate in parte ai cantieri per le Olimpiadi Milano-Cortina e a quelli delle grandi opere infrastrutturali e di riqualificazione edilizia in corso. Si stima che nei prossimi anni, esaurite le grandi commesse olimpiche, il territorio avrà comunque numerosi altri cantieri per la messa a norma e la valorizzazione del patrimonio esistente.
Sul fronte delle utilities, una svolta in tema di giustizia sociale arriva da Belluno: Servizi Integrati Bellunesi ha predisposto un fondo straordinario da 1,2 milioni di euro a favore delle famiglie fragili per il pagamento delle bollette idriche, a seguito di richieste dei movimenti giovanili. Inoltre, sono previsti investimenti per oltre 100 milioni di euro tra il 2025 e il 2027 per la riduzione delle perdite idriche e per la depurazione, segnalando la centralità dei servizi pubblici in una provincia a rischio spopolamento.
Da segnalare infine l’eccellente successo finanziario di Dolomiti Energia Holding, che in poche ore — in una finestra poco precedente alla settimana di cui si parla ma con effetti diretti ora — ha raccolto 300 milioni di euro dal proprio green bond, simbolo di una solida fiducia degli investitori per la transizione energetica dell’azienda e per il rafforzamento della sua struttura finanziaria, con ricadute future sui territori montani del gruppo.
Analisi
L’economia delle Dolomiti nel settembre 2025 appare stabile ma segnata da tensioni: da un lato il traino del turismo e dei grandi eventi (Olimpiadi, festival internazionali), dall’altro la fatica della popolazione locale, in particolare nelle aree più periferiche, che si confronta quotidianamente con i costi della vita, la scarsità di personale, la concorrenza globale, i rischi climatici e sanitari. C’è attenzione agli investimenti infrastrutturali, ma cresce la consapevolezza della necessità di equilibrio tra sviluppo, tutela sociale e ambientale.
Sanità
Novità, criticità e politiche sanitarie
La sanità resta una delle sfide più complesse per le aree dolomitiche, come testimoniato da numerose notizie pubblicate nella settimana.
Sul fronte amministrativo, il Trentino, una delle province cardine delle Dolomiti, ha visto l’avvicendamento e l’insediamento al vertice del Dipartimento Salute e Politiche Sociali del nuovo dirigente generale Andrea Ziglio, che ha tracciato le linee strategiche per il rilancio del sistema sanitario locale: ascolto, collaborazione, innovazione, attenzione a invecchiamento, età evolutiva, salute mentale e la realizzazione del nuovo Polo ospedaliero e universitario di Trento (costruzione attesa dal 2027 al 2032, 1.145 posti letto, trenta sale operatorie e tecnologie d’avanguardia), già oggi al centro dell’azione amministrativa provinciale.
Un segno tangibile dell’impegno a favore della sanità nelle terre alte è la pubblicazione, il 12 settembre, della legge statale n. 131/2025 che incentiva il lavoro di medici, infermieri e OSS in zone montane: premi doppi nei concorsi, bonus casa e fondi straordinari per favorire la presenza di personale, viceversa spesso attratto dalle pianure e dai poli metropolitani. Il provvedimento avrà effetti importanti anche nelle province montane dolomitiche, rinvigorendo poli ospedalieri, medicina territoriale e servizi sociosanitari.
In tema di sanità preventiva, la provincia di Belluno si confronta con una situazione molto delicata: la nuova disposizione dell’ULSS1 Dolomiti limita la prescrizione della “mappatura dei nei” a casi selezionati, escludendo la prevenzione ad accesso libero; la scelta, contestata da cittadini e comitati locali, è arrivata sino ai consigli comunali di Feltre e Belluno con mozioni e discussioni volte a garantire il diritto alla prevenzione e alla diagnosi precoce dei melanomi, patologia in aumento. Si evidenzia come i tempi di attesa (oltre 600 giorni per interventi specifici) e il rischio di privatizzazione di alcuni servizi non siano sostenibili in un tessuto socio-economico già fragile.
La settimana ha visto anche la pubblicazione di vari resoconti sulle strategie per affrontare il boom di visitatori generato dalle Olimpiadi previste in Trentino e Veneto: investimenti su pronto soccorso dedicati, telemedicina, medical center e poliambulatori nei villaggi olimpici, formazione del personale e rivoluzione dei protocolli d’urgenza, con la prospettiva che le innovazioni strutturali restino come “eredità” permanente dopo i grandi eventi. Cavalese e Trento saranno i poli ospedalieri olimpici con posti letto riservati per atleti e spettatori, sistema triage potenziato, elisoccorso in sede gara, canali di accesso separati per residenti, staff e pubblico.
Non va dimenticata la pressione di autunno sulle reti sanitarie da parte degli scioperi del personale, destinati ad aumentare da settembre a novembre, con rischio di disagio nei servizi di base e nei presidi di primo soccorso delle zone montane, già in cronica carenza di personale.
Analisi
La resilienza del sistema sanitario dolomitico passa attraverso l’innovazione organizzativa, l’iniezione di fondi straordinari, azioni legislative specifiche per territori montani fragili e la capacità delle amministrazioni di affrontare le sfide della carenza di personale, delle tempistiche di attesa e della prevenzione. Particolare attenzione merita la tenuta in vista delle Olimpiadi, e il tentativo di trasformare l’evento in un’occasione per lasciare una “legacy” positiva.
Attualità
Fenomeni sociali, comportamenti, questioni emergenti
Il filo conduttore delle notizie di attualità dolomitiche della settimana 15-21 settembre 2025 è rappresentato dalla forte capacità delle comunità dolomitiche di adattarsi — fra lento ritorno alla routine dopo l’estate, ultimi picchi di presenze turistiche e la ripresa delle attività scolastiche e culturali.
Un fenomeno di particolare rilievo, segnalato nell’intera area, è il boom del turismo asiatico attratto principalmente dalla possibilità di “scattare e postare fotografie sui social” e meno dall’autentico vissuto delle montagne, delle escursioni o della cultura dolomitica. Secondo la consigliera comunale di Alleghe Giovanna Case, molti visitatori dall’Estremo Oriente sono motivati da esigenze social e non da esperienze immersive, contribuendo a cambiare le dinamiche turistiche e a generare nuove opportunità e anche problemi (concentrazione dei turisti in poche “location instagrammabili”, fenomeno “scatto e via”).
Sul fronte infrastrutturale e dell’offerta, segnali di modernizzazione e adattamento continuo alle richieste dei residenti, dei visitatori e delle politiche green: ad esempio, la consegna di compost gratuito ai residenti di Trento e la promozione di nuovi distributori e veicoli elettrici per la raccolta differenziata nei piccoli centri della Vallagarina sono solo alcune delle iniziative volte a sensibilizzare la popolazione all’ambiente e a una mobilità più sostenibile.
Infine, da segnalare la tendenza meteo: la settimana risulta caratterizzata da una fase di tempo variabile e tendenzialmente stabile, con isolate perturbazioni atlantiche, temporali sparsi sulle Dolomiti e brevi episodi di maltempo, secondo quanto riportato dai bollettini specializzati; una situazione che favorisce ancora la frequentazione dei sentieri, ma viene osservata con attenzione dai gestori dei rifugi e dagli operatori turistici, soprattutto per il rischio di frane improvvise e la vulnerabilità degli ecosistemi montani.
Ambiente
Tematiche ambientali, clima, biodiversità
Le Dolomiti restano un’icona globale della bellezza paesaggistica, ma sono sempre più spesso “laboratorio” e “campanello d’allarme” per i delicati equilibri ambientali minacciati da pressione antropica, cambiamenti climatici e turismo di massa.
In settimana spicca l’approvazione regionale del nuovo Piano del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, orientato a tutelare le emergenze floristiche, faunistiche, geomorfologiche e paesaggistiche della zona. Il piano, aggiornato ad aprile ma profondamente discusso a settembre in relazione all’avvio della stagione post-estiva, punta anche al riordino forestale, alla carta delle pressioni, all’adattamento delle malghe e alla promozione della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, con un forte richiamo alla responsabilità collettiva, degli enti, degli operatori e dei visitatori.
Per sensibilizzare la cittadinanza, il Comune di Belluno ospita “Dolomiti, un paesaggio tutelato”, mostra fotografica/espositiva a Palazzo Bembo nata dall’incontro tra lo sguardo di Manuel Cicchetti e gli scritti di Antonio G. Bortoluzzi. L’iniziativa, nata fra le valli bellunesi e già presentata in estate nelle sedi dolomitiche, vuole restituire la complessità e la vulnerabilità del paesaggio, analizzando le sfide della cementificazione, dei cambiamenti climatici e del turismo invasivo, invitando a una riflessione collettiva sui valori delle terre alte.
Nel contesto dei nuovi linguaggi, emergono anche le occasioni offerte dalla cinematografia e dai festival documentaristici internazionali: fra i titoli ambientali di settembre spicca “Il codice del bosco”, pellicola girata proprio tra Dolomiti e Prealpi dopo la tempesta Vaia, con focus sul monitoraggio acustico e la resilienza ambientale dopo i grandi sconvolgimenti, e ancora “Il nostro pianeta” e altri documentari green programmati nei festival di Milano e Roma.
Gli operatori dei rifugi e parchi segnalano tuttavia l’aumento dei rischi legati al clima (temporali, frane, temperature anomale), della pressione antropica, ma anche delle opportunità fornite dal turismo slow e dalla mobilità dolce (ad esempio ciclabili sempre più frequentate e pacchetti e-bike), che richiedono grande attenzione alla sostenibilità e al fragile equilibrio tra fruizione turistica e tutela ambientale.
Turismo
Andamento e fenomeni del turismo dolomitico
Settembre 2025 si conferma — secondo report di settore e portali di destinazione — il mese “d’oro” per chi ama la montagna in tranquillità: i declini delle temperature e della pressione turistica agostana favoriscono la scoperta di paesaggi autentici, l’esperienza di itinerari meno battuti, la partecipazione ad eventi dedicati alla natura e la promozione di “turismo accessibile”.
Secondo operatori e amministratori, il turismo asiatico rappresenta il trend di crescita più marcato, motivato in gran parte dagli scatti “instagrammabili” più che dall’esperienza profonda della montagna, tanto da creare un “nuovo scenario” nei flussi e nelle dinamiche dei borghi, con problematiche e opportunità legate alla gestione dei picchi di affluenza in poche location celebri.
Gli itinerari più frequentati e consigliati del periodo sono: Lago di Braies, Tre Cime di Lavaredo, Pale di San Martino, Val di Funes con le Odle, Madonna di Campiglio e Riva del Garda, Alta Badia, zone del Tirolo di Lienz, località tra Belluno, Trento, Bolzano e la Val di Fassa. A settembre, la natura inizia a cambiare veste con i primi colori autunnali, regalando paesaggi suggestivi da vivere con escursioni slow, trekking a bassa quota, in mountain-bike, gite in e-bike o semplici momenti di relax nei rifugi ancora pieni per le ultime settimane della stagione.
Non mancano le proposte mirate all’inclusione e alla cultura: dal 18 al 21 settembre si tiene “Un Mondo che si Muove”, evento multi-esperienziale a Belluno e Cadore dedicato al turismo accessibile. L’intento dell’iniziativa, sostenuta dalle istituzioni, è lasciare un’eredità di accoglienza vera per tutti, con tappe nei parchi inclusivi, laboratori per disabili, passeggiate, Nordic walking e dibattiti dedicati allo sport paralimpico, anche in vista delle Paralimpiadi di Cortina.
Le Dolomiti si confermano quindi esempio di turismo sempre più attento alla sostenibilità, ai nuovi bisogni culturali e sociali e all’inclusività.
Cultura
Eventi e iniziative culturali
L’autunno dolomitico 2025 è stato segnato da numerosi eventi dedicati alla cultura, alla musica, alla fotografia e alle tradizioni delle valli.
L’evento di maggiore eco è stato sicuramente il festival “I Suoni delle Dolomiti”, giunto allo storico traguardo della 30ª edizione. Dal 27 agosto al 4 ottobre, fra Val di Fassa, Primiero, San Martino di Castrozza e Madonna di Campiglio, il festival ha portato tra le vette musicisti e artisti internazionali per una serie di concerti unici in quota, spesso raggiungibili solo a piedi o con escursioni guidate. Il 21 settembre, a Sagron Mis, spettacolare località del Primiero ai piedi delle Pale di San Martino, si è esibita la violoncellista cubana Ana Carla Maza, con un concerto accessibile anche a persone con disabilità, simbolo di un festival fortemente improntato ai valori dell’inclusione, della sostenibilità e del dialogo fra arte e natura.
Nella settimana si ricordano anche rassegne fotografiche (“Rifugi e Arte” in quota, Mostra Lagazuoi Photo Award New Talents), laboratori teatrali, corsi di danza, degustazioni in quota, visite guidate ai musei del territorio, eventi letterari e la mostra “Dolomiti, un paesaggio tutelato” a Belluno. Si valorizza anche la cultura ladina con eventi e progetti digitali che promuovono la lingua e la memoria delle minoranze locali.
Eventi
Manifestazioni, sagre, festival e rassegne
Settembre è per le Dolomiti il mese delle manifestazioni che uniscono fine estate e prime atmosfere autunnali.
Particolarmente ricco il calendario di Cortina, con eventi sportivi (Delicious Festival Dolomiti in programma per il 26-27 settembre, anteprima nella settimana precedente con degustazioni gourmet, trail running, eventi per famiglie e menù speciali nei rifugi), rassegne gastronomiche (“The Queen of Taste” il 13/9, colazione all’alba in quota, Cortina Chef Tour e molto altro), festival fotografici in quota e corsi di yoga mattutini nei rifugi.
La Val di Fassa chiude l’estate con la proiezione di pellicole dal Trento Film Festival, CleanUp Days (eventi ambientali per la pulizia dei sentieri e delle località), laboratori per bambini e grandi escursioni collettive nella Gran Roda de Vael.
Molte sagre vivacizzano la stagione: la Festa dell’Uva a Verla di Giovo (26-28 settembre), la “Festa dello Speck” in Alto Adige (27-28 settembre), la Knödelfest – Festa del Canederlo a Imer (6-7 settembre), il festival d’autunno a Trento e la tradizionale “Törggelen” (festa del vino e delle castagne) in numerose località altoatesine.
Il festival musicale “I Suoni delle Dolomiti” si intreccia con escursioni e tour speciali (Trekking dei Suoni dal 12 al 14 settembre), mentre il 21 settembre la Val Canali ospita l’originale spettacolo “Il Flauto Magico” con Elio e il Philharmonic Oboe Quartet, sempre in ambiente accessibile e immersivo.
Spettacoli
Spettacolo dal vivo, cinema, rassegne artistiche
Nel panorama degli spettacoli dolomitici, emerge il ruolo trainante della musica dal vivo, specialmente in quota: i concerti de “I Suoni delle Dolomiti”, con il loro carico di contaminazione e suggestioni artistiche, restano il cuore dell’offerta spettacolare della stagione.
Ma nel territorio si promuove anche il cinema e l’ambiente attraverso rassegne e festival: la quarta edizione del Pianeta Mare Film Festival Internazionale di Napoli, con film premiati sulle emergenze climatiche e ambientali, e il documentario “Il codice del bosco” che racconta la resilienza dei boschi delle Dolomiti dopo la tempesta Vaia, proiettato e discusso in sedi specializzate e integrato nel palinsesto culturale locale di settembre.
Da segnalare anche le numerose mostre d’arte contemporanea, rassegne fotografiche in quota, laboratori teatrali, esposizioni tematiche sulle tradizioni e l’artigianato locale, con particolare centralità alle minoranze linguistiche e ai temi dell’inclusione e dell’accessibilità digitale.
Sport
Notizie sportive e grandi eventi
La settimana dolomitica si distingue per la fitta attività sportiva tra eventi competitivi, corsa in montagna, ciclismo, escursionismo e trail running, tappa fondamentale del calendario 2025.
A Cortina si annunciano le ultime gare della stagione estiva, come il Delicious Trail Dolomiti, manifestazione di running in quota con varie distanze (lungo, medio, breve) che richiama anche runner internazionali. Sono previsti eventi per bambini (Mini Delicious Trail), attività collaterali gourmet e degustazioni, confermando la forza dell’“outdoor integrato” nello sviluppo turistico del territorio.
A Madonna di Campiglio e Pinzolo, la 5ª edizione della Dolomitica Run Half Marathon Val Rendena ha animato il weekend tra 13 e 14 settembre, anticipando la stagione autunnale con centinaia di partecipanti e la tradizionale pasta party presso il centro sportivo di Sesena, a Tione di Trento.
Il ciclismo vive momenti clou con il Giro delle Dolomiti (prevalentemente in luglio, ma cuore della comunicazione e delle iscrizioni in settembre per la preparazione delle tappe 2025 e la promozione delle prossime edizioni) e un calendario ricco di trail su strada, mountain bike e eventi vertical (Drago Vaia Trail, in programma sul finire di settembre, e gare a tappe in quota).
Rilevante anche lo sport paralimpico: durante l’evento “Un Mondo che si Muove”, si tengono laboratori e dibattiti sulle opportunità culturali e sportive inclusive, coinvolgendo testimonial paralimpici e promuovendo lo sport per tutti in vista delle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026.
